Unione Nazionale Direttivi e Vicedirigenti Pubblici

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Roma, 9 dicembre 2008- UNIVIP anticipa le conclusioni della Cassazione!

La Cassazione  ha censurato il comportamento della RAI, quale datore di lavoro, per avere  messo in pensione un suo caporedattore per raggiunti limiti di anzianità contributiva. UNIVIP aveva seguito lo stesso ragionamento della Cassazione, quando aveva fatto presente le incongruità che si sarebbero determinate con l'applicazione dell'art. 72 del decreto legge Brunetta,  tant'è vero che aveva formulato una proposta di modifica all'articolo in questione, come documentato nella newsletter di Settembre.
Nel caso di specie, il problema di inquadramento del processo riguarda il conflitto tra il regolamento dell'Istituto nazionale della previdenza per i giornalisti - che eroga la pensione di vecchiaia se l'iscritto ha raggiunto 57 anni e contemporaneamente 360 mensilità contributive - e la normativa generale, che consente a tutti gli altri lavoratori di prolungare l'attività fino al compimento del 65° anno. Con sentenza n. 28529 depositata il 1° dicembre scorso, la Sezione lavoro civile della Cassazione ha pertanto disposto il reintegro del lavoratore messo in pensione forzatamente permettendogli di prolungare la sua permanenza in servizio secondo quanto disposto dalla legge n. 407/1990.
 

a cura del responsabile dell’Uffcio Stampa UNIVIP

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