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Roma, 1 ottobre 2008- Rinnovo dei contratti ai ministeriali.
Dopo
l'approvazione del disegno di legge sulla finanziaria da parte del Governo,
il ministro per la Funzione pubblica, Renato Brunetta, di concerto con
il ministro dell'Economia e finanze, Giulio Tremonti, ha inviato all'Aran
l'Atto di indirizzo per l'apertura della trattativa per il rinnovo del
contratto dei dipendenti dei ministeri per il biennio economico 2008-2009.
La partita è incentrata soprattutto sull'aspetto economico, per la decisione
dell'Esecutivo di anticipare unilateralmente, a partire dal gennaio del
2009, il 90% degli aumenti legati alla dote stanziata dalla Finanziaria:
circa 2,8 miliardi.
A sentire il ministro Brunetta, tale stanziamento in finanziaria
consentirebbe di incrementare le retribuzioni dei dipendenti di circa il 3,2
per cento al netto degli arretrati e del 6,2 per cento comprendendo gli
arretrati. Se così fosse -ha rassicurato il ministro- le risorse destinate
alla retribuzione accessoria e alla contrattazione decentrata per il 2009,
decurtate dal decreto legge 112/2008 verrebbero pienamente reintegrate
attraverso risparmi di gestione.
A chi si domandava quali novità ci sarebbero state o se il progetto di
riforma dell'organizzazione della PA avesse contemplato la tanto attesa
applicazione sulla legge della vicedirigenza, non sono state fornite
risposte esaurienti.
Manca ancora la consapevolezza -da parte dei funzionari direttivi- del loro
ruolo fondamentale. Disaggregazione, eccessivo individualismo e voglia di
primeggiare sono i principali difetti che si addebitano alla categoria e che
sono stati considerati la principale causa di fallimento di ogni utile
iniziativa in campo politico-sindacale.
"I colleghi sono stanchi e non si fidano più dei sindacati - dichiara
il portavoce di UNIVIP- perciò non è facile convincerli che questa
battaglia si può vincere con la determinazione di tutti!"
Non resta che aspettare gli eventi...