Unione Nazionale Direttivi e Vicedirigenti Pubblici

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Roma, 8 aprile 2010  –  Vicedirigenza all’orizzonte?

Le battaglie condotte da UNIVIP a difesa della categoria dei direttivi, grazie alla collaborazione di numerosi colleghi che ci hanno scritto (ricordiamo che la e-mail di Univip è: info@univip.it) segnalandoci casi di cattiva gestione delle risorse umane sia riguardo all’assegnazione di incarichi dirigenziali senza l’espletamento delle regolari procedure di interpello e/o concorsuali, sia in relazione all’attribuzione di incarichi di responsabilità a personale non in possesso dei requisiti prescritti dalle norme, sia infine riguardo al mancato riconoscimento della qualifica di dirigente, hanno prodotto l’attenzione di politici e parlamentari sulla realtà delle nostre Amministrazioni.
Finalmente, qualcuno riesce anche a capire la necessità di istituire la vicedirigenza in quei settori in cui è richiesta esperienza e professionalità, e che per effetto di norme recenti (non per ultimo il decreto mille proroghe del 2010) non è possibile ricoprire con il personale di qualifica dirigenziale, per il continuo taglio dei relativi posti in organico. Scompaiono unità di posti dirigenziali, non scompaiono però le rispettive funzioni, le quali vengono ridistribuite al personale dirigente in servizio. Di fatto, però, chi espleta quelle funzioni è il personale della ex carriera direttiva.
Così già si pensa di istituire la vicedirigenza per sanare queste situazioni di generalizzato malcontento. Dopo la Regione Sicilia, anche la Sardegna si appresta a valutare la possibilità in concreto di soddisfare le legittime aspettative del personale direttivo con il riconoscimento della qualifica di vicedirigente.
E il Ministro Brunetta che ne pensa?
Lui sostiene che lo stato giuridico del personale costituisce materia ascrivibile all’ordinamento civile, su cui è competente la legislazione statale, per cui si stupisce che alcune regioni con proprie leggi possano istituire l’area. Ignorando in tal modo (ma non ce ne meravigliamo più) che l’ultimo periodo del secondo comma dell’art. 17-bis del decreto legislativo 165/2001 “fa salve le competenze delle regioni e degli enti locali, secondo quanto stabilito dall’art.  27”.
E poi se la prende con la Lega se gli elettori del Veneto (tra cui circa 30mila dipendenti pubblici) lo hanno bocciato!

a cura del responsabile dell’Ufficio Stampa UNIVIP

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