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Roma, 14 marzo 2011 – UNIVIP e la festa dell’unità nazionale.
Il decreto legge n. 5 del 2011 ha disposto “limitatamente
all’anno 2011” che il giorno 17 marzo è
considerato giorno festivo.
Ma la norma non è chiara nella sua formulazione e sta creando non
pochi problemi di interpretazione.
A complicare ulteriormente la situazione ci ha pensato il ministro Renato
Brunetta che, nella seduta del 9 marzo scorso, per rispondere ad
un’interpellanza dell’on. Di Biagio (FLI) circa “gli effetti per i lavoratori
della qualificazione del giorno festivo del 17 marzo 2011” ha tirato in
ballo la relazione tecnica al decreto ove si legge che vi sarebbe una
compensazione tra il 17 marzo ed il 4 novembre in base alla quale “i
lavoratori non potranno disporre in piena libertà, secondo le loro esigenze, di
tutte e quattro le giornate di riposo compensativo, essendo sostanzialmente
previsto l’obbligo ex lege che uno di questi riposi cada nella giornata del 17
marzo”.
Tuttavia, a quanto ci risulta, non esiste nessuna correlazione tra le 2
circostanze richiamate dal Ministro, in quanto la legge 937 del 1977 (che
introduce i 4 giorni di “riposo legge” da aggiungere al congedo ordinario) non
fa alcun riferimento alle festività soppresse di cui alla legge n. 54 del 1977.
Inoltre, quei quattro giorni di riposo di cui alla legge 937/77 seguono lo
stesso regime giuridico delle ferie ordinarie, per cui non possono essere
assolutamente sottratte alla disponibilità del lavoratore.
Ministro Brunetta, se è pur vero –come da lei affermato- che il sacrificio di un
giorno di ferie può considerarsi “trascurabile”, di certo non può considerarsi
trascurabile il clima di confusione che Lei ha contribuito a creare con il suo
intervento.
La prossima volta che risponde ad un’interrogazione, si preoccupi di studiare,
altrimenti –come al solito- saremo costretti a bocciarla ancora!
a cura del responsabile dell’Ufficio Stampa UNIVIP