◄Torna all'archivio comunicati
Roma, 15 settembre 2011 – Brunetta bocciato anche dal giudice di Livorno!
La riforma Brunetta approda alla Corte Costituzionale.
A mandarcela è il giudice del lavoro di Livorno, Jacqueline Monica Magi, che
accogliendo il ricorso di 50 lavoratori, ha sollevato questione di legittimità
costituzionale dell’art. 71 della legge 133 del 2008 che prevede una
decurtazione dello stipendio dei dipendenti pubblici per i primi 10 giorni di
malattia.
Violazione degli articoli 3, 32, 36 e 38 della Costituzione.
Secondo il magistrato la norma viola il generale principio di uguaglianza tra
lavoratori pubblici e privati (art 3), comprime il suo diritto alla salute
perché lo costringe a lavorare anche se malato (art. 32), non gli garantisce una
vita dignitosa, perché lo priva di voci retributive che se non fosse malato gli
spetterebbero (art. 36) e gli nega i mezzi di mantenimento e di assistenza al
cittadino che in quel momento risulta inabile al lavoro (art. 38).
Di fatto la malattia diventa un lusso che il lavoratore non può più permettersi,
nonostante la spesa per il servizio sanitario gravi interamente su di lui, con
quello che costano le medicine, i medici e le relative prescrizioni.
Ed è delirante che ciò accada nel silenzio generale, se si considera che il
Parlamento assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli ma
anche a 1109 loro familiari, compresi i conviventi more uxorio.
In attesa della pronuncia della Suprema Corte, UNIVIP si sta attrezzando
per affrontare una battaglia legale sull’argomento. La norma in questione,
infatti, era già presente in molti contratti collettivi, grazie alla complicità
delle OO.SS. che li hanno sottoscritti, con evidente danno per i lavoratori.
a cura del responsabile dell’Ufficio Stampa UNIVIP