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Roma, 5 agosto 2012 – Riflessione sotto l'ombrellone ...
Sotto
l’ombrellone quest’anno vi lasciamo una riflessione, rispondendo pubblicamente
ad uno dei tanti colleghi che ci ha chiesto perché questa volta, diversamente
dalle altre volte, non stiamo facendo nessuna azione per difendere la
vicedirigenza.
E’ d’obbligo, però, una premessa.
Noi siamo stati tra quelli che hanno contribuito alla creazione dell’istituto
della vicedirigenza. Lo abbiamo fatto con convinzione e fermezza perché
ritenevamo che fosse una soluzione allo sfascio delle pubbliche amministrazioni.
Purtroppo, però, interessi di parte, miopi o addirittura ciechi, più forti di
noi perché erano falsamente dalla nostra parte e ci hanno traditi, hanno
impedito che la vicedirigenza venisse applicata.
Oggi siamo noi a non volerla più.
Non la vogliamo perché non è più attuale. La vecchia classificazione delle
qualifiche funzionali è stata superata dalla contrattazione. Al posto delle
professionalità, oggi il personale è tutto distribuito in aree, e la differenza
tra le aree é solo economica.
A causa delle progressioni selvagge di questi ultimi anni, effettuate senza
criteri meritocratici, tutti sono diventati destinatari della vicedirigenza, e
la ragione “seria” per la quale l’avevamo voluta è stata completamente
annullata.
L’istituto della vicedirigenza, così come è scritto all’art. 17 bis del decreto
legislativo 165 del 2011, secondo la nostra opinione, non è più attuale e
andrebbe rivisto.
Per questa ragione non ci siamo attivati per difenderla.
Una considerazione. Le volte precedenti in cui abbiamo fatto la battaglia,
nessuno ha speso una parola di ringraziamento per aver fatto noi la nostra
parte. Anzi, tutti hanno voluto credere di essere stati loro gli unici artefici
di quel successo. Oggi, che ce ne siamo tirati fuori e –guarda caso- le cose per
la vicedirigenza si stanno mettendo male, ci accusano di essere stati inerti.
Ma pensate davvero che sia solo un caso?
a cura del responsabile dell’Ufficio Stampa UNIVIP