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Roma, 5 febbraio 2015 – Tempo di saldi elettorali
Grosso fermento
nelle amministrazioni in questi giorni, in vista delle elezioni delle
rappresentanze sindacali unitarie. Proclami, promesse e accordi vengono offerti
dalle organizzazioni sindacali per conquistarsi consensi e voti. Peccato che
poi, finita la tornata elettorale, tutto ritornerà come prima, se non peggio.
Noi di UNIVIP, che crediamo nelle competizioni serie e che ci illudiamo
che vinca sempre il migliore, abbiamo scritto all’Ufficio per le relazioni
sindacali delle pubbliche amministrazioni, presso il Dipartimento della Funzione
pubblica, per chiedere che venga rimossa una situazione di palese
illegittimità determinata dalla ingiustificata esclusione del personale
comandato ad essere iscritto nelle liste dei candidati. Non riusciamo a
comprendere, infatti, per quale perverso meccanismo un lavoratore in posizione
di comando può eleggere un candidato nell’amministrazione in cui presta servizio
ma non può farsi eleggere. In altre parole il comandato gode dell’elettorato
attivo nell’amministrazione di destinazione e dell’elettorato passivo in quella
di provenienza. Così pensavamo a tutti quei lavoratori in posizione di comando
presso le strutture della Presidenza da oltre dieci anni: in pratica non
potranno mai fare sindacato attivo rispetto ai loro colleghi in posizione di
ruolo, anche se potenzialmente “migliori” .
Sembrerebbe proprio trattarsi di una discriminazione. E infatti lo è!
Poiché non se ne sono accorti, glielo abbiamo scritto. Adesso lo sanno e possono
provvedere.
E se non provvederanno? Lo racconteremo al Presidente del Consiglio, poi a
quello della Repubblica e, se non bastasse, alla magistratura. Poi ci penserà
l’Europa e le condanne di risarcimento…
a cura del responsabile dell’Ufficio Stampa UNIVIP