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Interrogazione a risposta scritta:
DI NARDO - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione e l'innovazione - Premesso che:
nell'ambito del nuovo sistema amministrativo delineatosi con il decreto legislativo n. 300 del 30 luglio 1999 finalizzato al riordino della organizzazione delle amministrazioni centrali dello Stato, attuativo della delega di cui all'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59, il legislatore ha operato un intervento di rilevante impatto sulla gestione delle funzioni amministrative, mediante l'istituzione di nuovi organismi denominati Agenzie;
il Capo II, Titolo V, del citato decreto legislativo, riferito specificamente alla riforma dell'amministrazione finanziaria, ha previsto l'istituzione di quattro Agenzie fiscali (entrate, territorio, dogane e demanio) disciplinandone i relativi sistemi di gestione;
l'articolo 66, comma 3, del predetto decreto legislativo n. 300 del 1999 ha fissato i criteri basilari cui deve uniformarsi l'articolazione degli uffici, quali l'organizzazione ed il funzionamento delle Agenzie fiscali mediante regole certe, chiare ed inequivocabili;
i regolamenti di amministrazione hanno definito criteri e modalità di accesso alla dirigenza prevedendo, nel rispetto dei principi di cui all'articolo 36 del decreto legislativo n. 29 del 1993, per i posti vacanti e disponibili, procedure selettive pubbliche per le assunzioni sia dall'esterno che dall'interno;
in virtù di tali norme, per particolari esigenze di servizio l'Agenzia può stipulare, previa specifica valutazione comparativa dell'idoneità a ricoprire provvisoriamente l'incarico, contratti individuali di lavoro a termine con propri funzionari con l'obbligo di avviare rapidamente le procedure selettive;
per quanto risulta all'interrogante, si sarebbero registrate talune anomalie procedurali sull'assegnazione di incarichi dirigenziali, quali ad esempio il recente conferimento dell'incarico di Capo reparto dei servizi all'utenza (dirigente di II fascia) presso l'Ufficio del territorio di Roma all'attuale Direttore dell'Ufficio del territorio di La Spezia, in quanto tale conferimento sarebbe stato attribuito omettendo qualsiasi valutazione di carattere comparativo;
per quanto risulta all'interrogante, sembrerebbe che la Direzione centrale dell'Agenzia, nel provvedimento emanato, abbia previsto la reggenza ad interim del predetto ufficio allo stesso dirigente, nonostante il Governo insista da mesi sulla necessità di puntare su di una classe dirigente selezionata su base meritocratica, ai fini di un rinnovamento della pubblica amministrazione in termini di competenza e trasparenza;
non si comprendono quali siano stati i criteri che abbiano indotto i responsabili dell'Agenzia ad adottare una scelta di tal genere,
si chiede di sapere:
se corrisponda al vero quanto sopra esposto ed in tal caso quali provvedimenti urgenti, per quanto di competenza, si intendano assumere al riguardo;
se e quali iniziative si intendano adottare per eliminare tutte le situazioni di illegittimità sopra denunciate, nel rispetto dei principi sanciti dall'articolo 97 della Costituzione sull'imparzialità ed il buon andamento della pubblica amministrazione.
(4-00829)
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