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Roma, 30 maggio 2010 – I salvatori dello Stato!
Il premier chiede a noi lavoratori
pubblici di salvare lo Stato, facendo leva sul senso di responsabilità e di
appartenenza alle Istituzioni.
Dopo che siamo stati tacciati di essere fannulloni, vanificati nella nostra
dignità di lavoratori senza diritto di replica, colpevolizzati per avere un
posto stabile, ci si chiede di essere generosi.
Sono anni che cerchiamo di far sentire la nostra voce. Abbiamo denunciato
soprusi, iniquità, nefandezze. Siamo stati anticipatori del malcostume dilagante
e abbiamo cercato di sensibilizzare sui pericoli di una siffatta condotta.
Abbiamo sottolineato contraddizioni e incoerenze. Ci siamo dichiarati
disponibili a costruire un sistema pubblico più trasparente e giusto, ma
soprattutto credibile per il nostro Paese.
Noi abbiamo creduto nella funzione sociale dello Stato, e non siamo stati i
soli. Sarebbe bastato espandere la nostra mentalità, invece di colpirci. Siamo
stati scomodi, perché abbiamo rivendicato il diritto di avere quello che ci
spettava.
Lo Stato è diventato il compenso per gli amici fedeli, quelli che garantiscono
di ottenere ciò che serve all’occorrenza. E se la Marcegaglia si ribella? E’
pronto un bel posticino da Ministro. Se entri nella squadra, poi non dai
fastidio.
Ci hanno privato di tutto, della qualifica, della carriera, del futuro e non
sono ancora sazi. UNIVIP continua la sua battaglia per la verità e la
giustizia, sensibilizzando qualunque forza sana di questo Paese affinché ci
aiuti a fare chiarezza sulle “troppe caste” che agiscono indisturbate a danno di
tanti (leggi l’interrogazione
n.4-07381dell’on.le
MAZZARELLA).
Pronti, come sempre, ad allertare la categoria per costruire azioni collettive a
difesa della nostra dignità.
a cura del responsabile dell’Ufficio Stampa UNIVIP