Unione Nazionale Italiana per la Valorizzazione dell'Impiego Pubblico
La News Letter di UNIVIP
Uno sguardo sul mondo del pubblico impiego
LA “CON-FUSIONE” DELLE AGENZIE FISCALI

Numero di Novembre 2013
 

LA TELEFONATA!

Sono passati pochi mesi dall’insediamento del Governo Letta, quando ricevo una telefonata da un mio carissimo amico ed ex collega, il dr. Pietro Paolo Boiano Vice segretario della Dirstat, che mi chiede di partecipare ad un incontro al Ministero dell’Economia e Finanze con il Viceministro Casero essendo interessata alla questione.

C'E' UN PRECEDENTE

Ho avuto già modo di “imbattermi” nell’on.le Casero qualche anno prima. Lui – guarda caso- era Sottosegretario al Ministero dell’economia e finanze e aveva fornito una risposta (leggi) all’interrogazione dell'on.le DI NARDO  che non mi aveva convinta. Ragion per cui gli avevo fatto presente che avevo elementi e documenti che sconfessavano quanto da lui dichiarato (leggi).
Ma lui, in linea con il malcostume italiano di non dare riscontro alle comunicazioni, non si era degnato nemmeno di approfondire la questione. Non dico per me, che tanto ad un simile comportamento ci sono abituata, quanto per lui e per la “figuraccia” che ci faceva a mettere la sua firma sotto un cumulo di inesattezze e falsità.
E’ chiaro, perciò, che quando il mio amico mi propone l’incontro, mi sforzo di fargli capire che è perfettamente inutile sprecare un pomeriggio con l’on.le Casero, perché il Viceministro non ama la verità e andargliela a raccontare è perfettamente inutile. Purtroppo per me, di fronte alla sua motivata insistenza, non riesco ad oppormi ed accetto di partecipare.

L'INCONTRO!

Giunti al Palazzo di via XX Settembre e fattici accomodare nella “saletta dell’incontro”, attendiamo Casero. L’appuntamento con il Viceministro ce lo ha procurato il dottor Malagola, assistente dell’on.le Angelino Alfano, convinto anche lui – durante il periodo di campagna elettorale – che la questione della fusione andasse risolta in maniera diversa. Nell’attesa, però, il dott. Malagola,  ci anticipa che il provvedimento di incorporazione dell’Agenzia del Territorio in quella dell’entrate non può essere modificato e che bisogna trovare soluzioni per rendere il progetto quanto più fattibile possibile.
Guardo dritto negli occhi il mio amico come a dirgli “Che ti ho detto che avremmo perso tempo?”

Ma lui, che nonostante gli anni d’attivismo sindacale conserva un’ingenuità disarmante e una fiducia incondizionata nei personaggi delle Istituzioni, dopo aver letto nei miei occhi il messaggio, si rivolge al suo interlocutore esordendo: “Ma questo è un rinnegare le decisioni assunte in campagna elettorale. Ho anche avuto un impegno formale da parte del partito democratico che ci ha dato assicurazioni sulla necessità di rivedere la questione”.

L'INTERRUZIONE DI CASERO

Arriva il Viceministro. Dopo i soliti convenevoli, l’onorevole illustra la questione, si dice d’accordo sulle nostre posizioni ma confessa di non poter intervenire, considerata la situazione del Paese.

Abbiamo problemi a ritrovare le risorse per l’IMU e non sappiamo se riusciamo a trovare quelle per scongiurare l’aumento dell’IVA … la fusione ci ha consentito ingenti risparmi di spesa…”

“Davvero? – a noi ci risulta il contrario …” intervengo.

E' scritto nella relazione di accompagnamento che ci hanno fornito i tecnici del MEF!

“Possiamo vederla?”

Ve la faremo avere” – ci assicura.

Il dr. Boiano, Vicesegretario della Dirstat, non ci sta. Capisco subito che non vuole lasciare la riunione senza aver ottenuto una qualsiasi assicurazione sulla questione. Le sue argomentazioni sono logiche e fondate, ma il Viceministro non collabora. Si capisce che è inamovibile.

Intervengo in appoggio del mio amico.

“Il provvedimento ha solo aggiunto una struttura ad un’altra, non comprendiamo come questo possa comportare dei risparmi. Non si è intervenuto sugli organici, non si sono ridotti i dirigenti, nemmeno quelli a contratto, non sono state dismesse strutture … Non si capisce perché il Direttore dell’Agenzia dell’entrate diventi ipso facto il Direttore della costituenda Agenzia, anche perché la nomina dei due direttori è decisa dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell’Economia e Finanze".

Come è possibile che la Presidenza del Consiglio dei Ministri non si è posta il problema?

Noi contestiamo che si dia per scontato che sia proprio il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera l’unico possibile uomo idoneo a ricoprire quell’incarico, anche perché –seppure abbia acquistato una discreta conoscenza dell’amministrazione dell’entrate – non ne ha alcuna su quella del Territorio.
 

Inoltre, riteniamo ingiustificato che si attribuiscano tutti questi incarichi (Direttore dell’agenzia delle entrate, direttore dell’Agenzia del territorio e presidente di Equitalia) ad un uomo solo, e che per di più è già in pensione. Sono anni che si parla di una riforma del catasto, e questo non era certo il momento di stravolgere l’agenzia del territorio. Qualsiasi tassa inciderà sulla casa, la riforma del catasto è indispensabile proprio ai fini della fiscalità.

E’ davvero strano che i nostri governanti consentano una tale commistione e accentramento di poteri, in netta controtendenza con l’Europa, per di più. “Non era meglio cercare le risorse intervenendo su una miriade di Enti inutili e società partecipate, invece di incidere in maniera così disordinata e frettolosa sull’agenzia del territorio, che è un ente pubblico di importanza strategica per il Paese?” chiedo sperando in una risposta.
Ma Casero abbozza un sorrisino e niente più.

CASERO CI CONGEDA PER INCONTRARE BEFERA

Nonostante l’arringa finale dell’ottimo Vicesegretario della Dirstat, dott. Boiano, la situazione non cambia e la riunione finisce con vaghe promesse ...  “Vi farò avere la relazione … risentiamoci per trovare soluzioni alternative … vedremo se la situazione economica migliora …”
Salutati i presenti e congedatici da loro, mentre usciamo dalla saletta ci imbattiamo in Attilio Befera. Guardo il mio amico come a dirgli nuovamente: te l’ho detto che sarebbe stata una inutile perdita di tempo!
Ma il mio amico, che ama l’Italia più di chi la governa, alza le spalle e mi dice: “Darò tutto in pasto alla stampa, agli addetti ai lavori e agli utenti. Gli italiani devono sapere come stanno effettivamente le cose!”

LA RELAZIONE DEL MEF SULLA FUSIONE

Gli prometto che studierò la relazione di accompagnamento al provvedimento di fusione, quando e se riuscirà a procurarsela.
Io, infatti, dubito fortemente che dal Palazzo di Via XX Settembre qualcuno delle istituzioni cercherà di noi. Sospetto oramai da troppo tempo che dietro ai vari provvedimenti emanati in nome e per amore delle amministrazioni pubbliche, si nascondano altri interessi.
D’altro canto noi di UNIVIP abbiamo avuto già modo di dissertare sull’argomento e nessuno ci ha mosso argomentazioni contrarie
(leggi).

Quel pomeriggio la relazione del MEF non ci fu consegnata. Si parlò di cifre virtuali, di risparmi ipotetici, di numeri messi in fila per dimostrare che si era proceduti ad una revisione della spesa. Nulla di più.
Solo qualche giorno fa, abbiamo avuto la possibilità di visionare un documento che, probabilmente, è stato quello che ha convinto i soloni della politica economica sulla necessità della fusione. Si tratta della relazione predisposta dal Ministero dell’Economia e Finanze ai sensi dell' articolo 23-quater, comma 1, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135. (LEGGI)

Ufficio Stampa Univip